Dorayaki: dolce tipico giapponese formato da due soffici frittelle, simili a pancake, unite da un ripieno cremoso. Originariamente farciti con anko, una pasta dolce di fagioli rossi, i dorayaki sono oggi proposti in diverse varianti, tra cui quella con crema alla vaniglia. La loro storia risale all’epoca Edo, dove erano conosciuti come “mikasa”. Grazie al loro sapore delicato e alla consistenza morbida, i dorayaki sono diventati un simbolo della pasticceria giapponese e un’irresistibile tentazione per tutti gli amanti dei dolci.
Storia dei Dorayaki
Il nome Dorayaki deriva dalla parola giapponese dora, che significa gong, per la loro forma rotonda e piatta. La leggenda narra che un samurai, dopo essersi rifugiato in casa di un contadino ferito, dimenticò il suo gong. La moglie del contadino, per ringraziarlo, usò il gong come piastra per cuocere i primi dorayaki. Da allora, questi dolcetti hanno conquistato il cuore dei giapponesi e degli appassionati di cucina giapponese in tutto il mondo.
Potete sostituire la crema alla vaniglia con marmellata, crema al cioccolato, o anche una crema di Matcha per un tocco tradizionale giapponese.
I Dorayaki si conservano meglio in frigorifero, avvolti in pellicola trasparente per mantenerli freschi fino a tre giorni. Si possono anche congelare per durare più a lungo.
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