Dorayaki

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
20 min
Tempo di cottura
15 min
Calorie a porzione
355 kcal

Indice dei Contenuti

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
20 min
Tempo di cottura
15 min

Ingredienti

Dosi per

1 teglia da 6 porzioni






Per la crema






Per completare

  1. Preparate la crema. In un pentolino dai bordi alti mescolate la farina setacciata, lo zucchero, i semi di vaniglia e un pizzico di sale.
  2. Unite i tuorli e continuate a rimestare con una frusta a mano fino a ottenere un composto omogeneo. Alla fine versate a filo il latte freddo mescolando sempre.
  3. Mettete il pentolino sul fuoco a fiamma bassa sempre mescolando e spegnete appena prende il bollore e la crema si addensa.
  4. Versate la crema in una ciotola fredda e coprite la superficie con la pellicola; una volte tiepida, trasferitela in frigo.
  5. Preparate l’impasto. Setacciate la farina con il bicarbonato, incorporate le uova leggermente sbattute, l’acqua, il miele e il mirin, mescolate bene con una frusta a mano, poi coprite e lasciate riposare l’impasto per 30 minuti.
  6. Scaldate un padellino antiaderente, spennellatelo con l’olio, versate un mestolino di pastella e cuocete a fuoco medio per 1 minuto. Quando si formeranno delle bollicine, girate il dorayaki e proseguite la cottura per alcuni istanti, poi trasferitelo su un piatto. Continuate fino a esaurire la pastella.
  7. Farcite metà frittelle con un velo di crema, spolverizzate con lo zucchero a velo e servite.

Dorayaki: dolce tipico giapponese formato da due soffici frittelle, simili a pancake, unite da un ripieno cremoso. Originariamente farciti con anko, una pasta dolce di fagioli rossi, i dorayaki sono oggi proposti in diverse varianti, tra cui quella con crema alla vaniglia. La loro storia risale all’epoca Edo, dove erano conosciuti come “mikasa”. Grazie al loro sapore delicato e alla consistenza morbida, i dorayaki sono diventati un simbolo della pasticceria giapponese e un’irresistibile tentazione per tutti gli amanti dei dolci.

Storia dei Dorayaki

Il nome Dorayaki deriva dalla parola giapponese dora, che significa gong, per la loro forma rotonda e piatta. La leggenda narra che un samurai, dopo essersi rifugiato in casa di un contadino ferito, dimenticò il suo gong. La moglie del contadino, per ringraziarlo, usò il gong come piastra per cuocere i primi dorayaki. Da allora, questi dolcetti hanno conquistato il cuore dei giapponesi e degli appassionati di cucina giapponese in tutto il mondo.

 

I consigli di Romina

Varianti golose

Potete sostituire la crema alla vaniglia con marmellata, crema al cioccolato, o anche una crema di Matcha per un tocco tradizionale giapponese.

Come conservare i Dorayaki?

I Dorayaki si conservano meglio in frigorifero, avvolti in pellicola trasparente per mantenerli freschi fino a tre giorni. Si possono anche congelare per durare più a lungo.

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