Caratteristiche e proprietà E’ una pianta perenne della famiglia delle Crucifere, la stessa del ravanello e della rapa. Il rafano ha un sapore pungente, balsamico e piccante. Grazie al suo contenuto di vitamina C è un validissimo antibiotico contrastando la crescita di numerosi batteri: ottimo, quindi, per combattere influenza, raffreddore, mal di gola e tosse.
Secondo alcuni studi, i glucosinolati e isotiocianati in esso contenuti inibirebbero la crescita di cellule tumorali; inoltre, il rafano è ricco di antiossidanti, tra cui la sinigrina, che contrastando i radicali liberi rallentando i processi di invecchiamento.
La sua radice stimola la diuresi ed è amica della bellezza riducendo la ritenzione idrica, eliminando le tossine e contrastando la cellulite. Inoltre, il rafano aiuta a combattere le infiammazioni delle vie urinarie.
La sinigrina in esso contenuta regola anche la pressione mentre il potassio migliora, con la sua azione vasodilatatoria, il circolo dei fluidi e del sangue nell’organismo.
Il rafano è un ottimo accelleratore del metabolismo, producendo un effetto dimagrante, per cui è un ingrediente di molti integratori che aiutano a bruciare i grassi.
Usi in cucina La radice può essere consumata grattugiata sul bollito o sull’arrosto di carne o pesce, oppure sulla marinata a freddo di carne.
Con la radice grattugiata si possono preparare ottime salse: la più nota è il cren, preparata con rafano grattugiato, mollica (o pangrattato) e aceto, ottima come accompagnamento di roastbeef e pesci affumicati. Oppure, può essere utilizzata per dare sapore alla maionese rendendola molto simile alla senape.
Le foglie, piccole e tenere, si possono aggiungere all’insalata per un effetto salutare.
Rafano o cren: detto anche barbaforte, è una pianta salutare di cui si utilizzano sia la radice bianca che le foglie, in modo molto versatile.
• Proprio come la cipolla, se la radice viene tagliata sprigiona esalazioni che irritano occhi e naso. Quando si ossida, inoltre, si annerisce. Per questo consigliamo di bagnarla con un liquido ottenuto miscelando acqua e aceto (o limone).
• Erroneamente si crede che il rafano e il wasabi siano lo stesso alimento. In realtà, anche se appartengono alla famiglia delle Crucifere abedue, sono piante differenti e il loro sapore è diverso: certamente il rafano è meno piccane del wasabi!