Conserva di crauti: da consumare, d’inverno, con lo stinco di maiale, il cotechino e il lesso, o per farcire panini con salsicce e wurstel.
• Anche se generalmente si utilizza il cavolo cappuccio di colore verde quasi bianco, potete provare anche con cavolo rosso e cavolo verza. Il periodo migliore per preparare la conserva è quello successivo alle gelate, ma si può trovare il cavolo cappuccio (meglio se biologico e molto fresco) dall’inizio dell’autunno fino a primavera.
• I crauti sono una miniera di vitamine (B12 soprattutto) e sali minerali. Inoltre, grazie alla fermentazione lattica indotta dal sale, favoriscono la digestione e regolarizzano l’intestino rinforzando la flora, producendo microbi “buoni” e allontanando batteri patogeni.
• Provate le bacche di ginepro al posto dei semi di sesamo, l’alloro il peperoncino o il coriandolo.
• Se desiderate conservare a lungo i vostri crauti procedete con la pastorizzazione: avvolgete completamente i vasetti con dei canovacci in modo che non si tocchino e deponeteli, con il tappo rivolto verso l’alto, in una pentola alta. Ricopriteli di acqua fredda fino a due dita sopra i tappi e fate bollire a fiamma media costante per 20 minuti. Spegnete la fiamma e lasciate i barattoli immersi nell’acqua fin quando quest’ultima non si sarà completamente raffreddata. Estraete i vasetti e verificate che il sottovuoto si sia formato: potete premere al centro del tappo e, se non sentirete il classico “click-clack”, il sottovuoto sarà avvenuto.
interessante
Inviati per email un promemoria degli ingredienti da acquistare
Notifiche