Rafano o cren

Difficoltà
Costo
Calorie a porzione
5 kcal

Indice dei Contenuti

Difficoltà
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Ingredienti

Dosi per

4 porzioni


Caratteristiche e proprietà E’ una pianta perenne della famiglia delle Crucifere, la stessa del ravanello e della rapa. Il rafano ha un sapore pungente, balsamico e piccante. Grazie al suo contenuto di vitamina C è un validissimo antibiotico contrastando la crescita di numerosi batteri: ottimo, quindi, per combattere influenza, raffreddore, mal di gola e tosse.

Secondo alcuni studi, i glucosinolati e isotiocianati in esso contenuti inibirebbero la crescita di cellule tumorali; inoltre, il rafano è ricco di antiossidanti, tra cui la sinigrina, che contrastando i radicali liberi rallentando i processi di invecchiamento.

La sua radice stimola la diuresi ed è amica della bellezza riducendo la ritenzione idrica, eliminando le tossine e contrastando la cellulite. Inoltre, il rafano aiuta a combattere le infiammazioni delle vie urinarie.

La sinigrina in esso contenuta regola anche la pressione mentre il potassio migliora, con la sua azione vasodilatatoria, il circolo dei fluidi e del sangue nell’organismo.

Il rafano è un ottimo accelleratore del metabolismo, producendo un effetto dimagrante, per cui è un ingrediente di molti integratori che aiutano a bruciare i grassi.

Usi in cucina La radice può essere consumata grattugiata sul bollito o sull’arrosto di carne o pesce, oppure sulla marinata a freddo di carne.

Con la radice grattugiata si possono preparare ottime salse: la più nota è il cren, preparata con rafano grattugiato, mollica (o pangrattato) e aceto, ottima come accompagnamento di roastbeef e pesci affumicati. Oppure, può essere utilizzata per dare sapore alla maionese rendendola molto simile alla senape.

Le foglie, piccole e tenere, si possono aggiungere all’insalata per un effetto salutare.

Nasello al rafano

Maiale al rafano

Salsa al cren

Rafano o cren: detto anche barbaforte, è una pianta salutare di cui si utilizzano sia la radice bianca che le foglie, in modo molto versatile.

I consigli di Valentina

• Proprio come la cipolla, se la radice viene tagliata sprigiona esalazioni che irritano occhi e naso. Quando si ossida, inoltre, si annerisce. Per questo consigliamo di bagnarla con un liquido ottenuto miscelando acqua e aceto (o limone).

• Erroneamente si crede che il rafano e il wasabi siano lo stesso alimento. In realtà, anche se appartengono alla famiglia delle Crucifere abedue, sono piante differenti e il loro sapore è diverso: certamente il rafano è meno piccane del wasabi!

 

Ricetta di Valentina Mosco
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