Trippa in Umido

Trippa in Umido
Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
20 min
Tempo di cottura
1 h e 35 min
Calorie a porzione
435 kcal

Indice dei Contenuti

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
20 min
Tempo di cottura
1 h e 35 min

Ingredienti

Dosi per

4 porzioni













  1. Riducete la trippa a listarelle larghe circa 1 cm e lavatela bene.
  2. Mettetela in una ciotola con acqua e aceto per un’ora, poi sciacquatela tre o quattro volte cambiando l’acqua, infine scolatela.
  3. Mondate gli odori, tagliateli grossolanamente e fateli appassire in un tegame con un fondo di olio, per 3-4 minuti a fiamma bassa.
  4. Unite la trippa, salate e fatela insaporire per 4-5 minuti, sfumate con il vino e fate evaporare, aggiungete il concentrato sciolto in un po’ di acqua calda, la passata di pomodoro e il peperoncino. Ponete il coperchio a metà e continuate la cottura a fuoco lento per circa un’ora e 30 minuti, controllando che il sugo resti abbastanza liquido: nel caso aggiungete un po’ di acqua bollente.
  5. Poco prima della fine della cottura, eliminate il peperoncino, regolate di sale e servite la trippa calda.

La Trippa in Umido è una preparazione antica a base di interiora di bovino. Buonissima e succulenta, la Trippa in umido è un piatto tradizionale della cucina povera che viene preparato in tutta Italia, anche se con delle varianti. Seguendo le indicazioni di Spadellandia realizzerete una Trippa in umido da veri intenditori.

Che cosa è la trippa

La trippa è costituita dallo stomaco (o da uno degli stomaci) dei bovini o dei suini, anche se la materia prima più utilizzata è il rumine di manzo, ovvero il primo dei quattro stomaci dell’animale. La trippa fa parte di quello che viene chiamato “quinto quarto” ed è una frattaglia molto economica. In commercio si trova già pulita, lavata e precotta, in modo da facilitarne la lavorazione e la cottura definitiva.

Origini della Trippa

Le origini sono davvero molto antiche, pare infatti che venisse cucinata già dai Greci e dai Romani che la cucinavano alla brace.  Esistono anche illustrazioni riguardanti la trippa risalenti al Settecento e la trippa (tripe) viene addirittura citata da Shakespeare e anche da Dickens. Una cosa è certa: la Trippa in Umido fa parte da secoli della cultura gastronomica italiana.

Mangiare la Trippa fa male?

La Trippa non è un alimento grasso, anche se, per la sua struttura proteica, non è di semplice e veloce digestione; naturalmente deve essere già precotta. Al vostro macellaio chiedete quella prodotta su piccola scala, dove di sicuro non vengono utilizzati processi e componenti quali perossido di idrogeno (per sbiancare) e idrossido di sodio (per sgrassare): sistemi che è meglio evitare, anche se sono consentiti.

 

I consigli di Romina

Come pulire la Trippa

Strofinarla con uno spazzolino e sciacquarla con abbondante acqua.

Come togliere l’odore alla Trippa

Mettetela in ammollo almeno per un’ora in acqua con un cucchiaio di aceto e una foglia di alloro.

Come rendere la Trippa più morbida

Sbollentatela per almeno 20 minuti prima di procedere a cucinarla secondo la ricetta prescelta.

Cosa abbinare alla Trippa?

È consigliato abbinare un contorno di verdure miste ma anche della buona polenta fatta in casa.

Ricetta di Romina Bartolozzi
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