Tempura di calamari

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
15 min
Tempo di cottura
15 min
Calorie a porzione
410 kcal

Indice dei Contenuti

Difficoltà
Costo
Tempo di preparazione
15 min
Tempo di cottura
15 min

Ingredienti

Dosi per

4 porzioni








  1. Lavate i calamari, separate i tentacoli dalle sacche e tagliate queste ultime ad anelli di 1 centimetro. Adagiate i molluschi su carta da cucina, asciugateli con cura e riponeteli in frigo.
  2. Mischiate le due farine e versatele d’un colpo in una ciotola contenete l’acqua prevista ghiacciata, mescolate appena, con una forchetta; la pastella non dovrà risultare liscia ma grumosa.
  3. Trasferite la ciotola con la pastella in un contenitore più grande riempito di cubetti di ghiaccio per mantenere freddo l’impasto.
  4. In una padella capiente scaldate l’olio, la temperatura ideale è 170-180°C.
  5. Trasferite i calamari nella pastella e tuffateli subito nell’olio bollente, pochi alla volta per evitare di abbassare la temperatura dell’olio.
  6. Scolate la frittura con l’aiuto di un mestolo forato in modo che perda l’olio in eccesso e trasferitela su carta assorbente. Salate e servite la tempura con fettine di limone o con della salsa agrodolce.

Un peccato di gola a settimana leva il medico di torno perché fa tornare il sorriso e mette in circolo un po’ di serotonina! Con la ricetta della Tempura di calamari , Spadellandia vi propone una tentazione irresistibile alla quale non riuscirete a resistere, e che farà felicissimi i bambini. Si tratta di un secondo piatto sfizioso, dalla panatura fragrante e asciutta, croccante e golosissima. Veloce e facile da preparare, la Tempura di calamari può essere servita a tutta la famiglia e costituisce un must dei finger food, gli sfiziosi assaggini da presentare in un buffet in piedi, o da spiluccare tutti insieme con un buon bicchiere di vino bianco. Il fritto è irresistibile solo se è croccante: ricordatevi dunque che per ottenere una Tempura di calamari a dovere, croccante e asciutta, l’alimento deve galleggiare nel grasso di cottura e rivoltarsi senza toccare il fondo, senza caricare la padella di troppi cibi per evitare l’abbassamento della temperatura. Quindi, dovrà essere salata all’ultimo istante, servita calda e mai coperta con piatti che favorirebbero il formarsi di umidità, nemico giurato di un fritto cotto a dovere. Per sapere se l’olio è abbastanza caldo, provate questo trucchetto di Spadellandia: adagiate in padella un pezzo di verdura, se viene a galla sfrigolando vivacemente è il momento giusto per mettere in campo la vostra Tempura di calamari. Un bocconcino tira l’altro… Chi si tira indietro?

I consigli di Romina

• Tra una mandata di frittura e l’altra eliminate dall’olio i pezzettini di pastella fritta rimasti, usando una schiumarola. Ricordatevi di abbassare la fiamma e di rialzarla subito prima di inserire i nuovi pezzetti da friggere.

• Se non avete il termometro, per verificare la giusta temperatura dell’olio, lasciatevi cadere una goccia di pastella: se va a fondo ma risale subito in superficie, formando delle bollicine, potete iniziare la frittura, ma prima levate la vostra goccia di prova.

• Potete sostituire l’acqua gassata con la stessa quantità di birra: l’importante è che sia sempre fredda di frigo.

Ricetta di Romina Bartolozzi
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