• Forno statico: Pane, Torte, Pizze, Pasta sfoglia, Pan di Spagna, Focacce, Brioches, Meringhe, Pesce.
Con la modalità statica la cottura è lenta e le pietanze cuociono ottimamente anche all’interno, per questo si presta a ricette che prevedono l’uso di lievito come la pizza e il pane, pietanze che terminano il loro processo di lievitazione proprio in cottura. Il forno statico è indicato, quindi, quando vogliamo che la nostra preparazione sia ben cotta e asciutta sia in superficie che all’interno.
• Forno ventilato: Pasta al forno, Verdure farcite, Sformati, Pesce al cartoccio, Arrosti di carne, Crostate, Biscotti.
La modalità ventilata funziona grazie a una ventola che genera un movimento di aria all’interno del forno diffondendo il calore ovunque, in modo omogeneo, il che consente cotture più veloci e a temperature minori. Si presta quindi a pietanze che vogliono la croccantezza in superficie ma all’interno una certa morbidezza. Se poi volete cuocere un dolce dal “cuore tenero”, senz’altro con la cottura ventilata avete indovinato. Si consiglia poi di utilizzare questa modalità se ci si trova a dover cuocere più pietanze insieme, dato che gli odori non si mescolano, cosa che avviene nel forno statico.
Forno statico o ventilato? Forse vi siete chiesti la differenza ma nella fretta avete azionato il forno statico. Vediamo se avete fatto bene!
• Molti cibi indicati per il forno statico possono essere cotti anche nel ventilato; in questo caso basterà ridurre di 20°C la temperatura e diminuire leggermente anche i tempi.
• Nella cottura con forno statico è di vitale importanza rimuovere la leccarda dal forno, altrimenti il calore non si distribuirà in modo uniforme!
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