Lavate i legumi e metteteli in ammollo in acqua fredda per 24 ore avendo cura di cambiare l’acqua di ammollo almeno una volta (l’ideale sarebbe dopo 12 ore). Sciacquate la soia e frullatela con 1/2 l di acqua per qualche minuto, fino a quando non otterrete un composto senza grumi.
Scaldate l’acqua rimanente in una pentola capace e unitevi il composto ottenuto. Portate a bollore, levate dal fuoco e fate intiepidire.
A questo punto filtrate il composto con un colino (o uno scolapasta) su cui avrete adagiato un panno fine di cotone ben pulito (lavato senza detergenti pofumati). Strizzate il panno per far fuoriuscire il latte di soia; il residuo che rimarrà nel panno sarà la okara, che potrete riutilizzare in altre ricette.
Versate il latte di soia in una pentola capace e portate a bollore; fate sobbollire 8 minuti, poi spegnete e fate leggermente intiepidire.
Dopo aver sciolto il nigari in mezzo bicchierino di acqua calda, aggiungetelo al latte ottenuto mescolando delicatamente e stando ben attenti a non rompere i fiocchi. Mettete a riposo per 10 minuti controllando che il processo di cagliatura vada a buon fine.
Rivestite una fuscella o uno stampo apposito per tofu con una garza e inseritela in una bacinella. Prelevate i fiocchi di tofu con una schiumarola e con molta attenzione versateli nello stampo; ripiegate i lembi del telo sul tofu, mettete un peso sul panetto e lasciate a riposo per 1 ora in modo che diventi compatto.
Come fare in casa il tofu: questo alimento che viene dall’Oriente è sempre più apprezzato nelle nostre cucine per il sapore neutro e la versatilità.
