Monica Vannoni (Monicucci Chef), www.monicucci.altervista.org
Gli amici mi chiamano “Monicucci”. Sono una Chef professionista, Food Blogger e Food Writer, Fiorentina DOC per nascita ma Romana di adozione da 25 anni. Sognatrice, solare, brillante, curiosa e creativa. Dopo un lungo trascorso nel settore del Web Project Management, ho scelto di mettermi nuovamente in gioco per seguire la mia passione grande: la cucina. Per lei ho affrontato una lunga ed intensa formazione tecnica presso una delle più prestigiose Accademie di cucina, l’Italian Chef Academy, dove oggi lavoro a fianco dei migliori professionisti del settore. Per Lei ho progettato e realizzato il mio Blog, inizialmente un intimo salotto virtuale in cui raccontare, scrivere e fotografare storie di passione ai fornelli, oggi uno spazio lavorativo colorato e dinamico per la mia attività di Chef a domicilio e Food Writing.
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• Preparate la farcia per le mele: mettete sul fuoco un pentolino con il latte vegetale. Unite la polpa e i semi recuperati dal baccello di vaniglia e portate a ebollizione. Versate il riso e cuocete per circa 14-15 minuti. Una volta cotto, togliete dal fuoco. Unite lo sciroppo d’acero e mescolate per amalgamare. Lasciate raffreddare il risolatte a temperatura ambiente.
• Lavate ed asciugate le mele. Tagliate le calotte superiori, senza eliminare i piccioli e bagnatele con poco succo di limone per evitare che anneriscano. Tenete da parte.
• Prendete le mele private della parte superiore e, con un coltellino affilato, eliminate delicatamente il torsolo ed un po’ di polpa attorno, senza forare la base o le pareti. Dovete svuotarle della polpa interna creando una sorta di “scrigno” da riempire. (Fate attenzione a non rompere la mela).
• Bagnate le pareti delle mele svuotate con il succo del limone, poi disponetele su un piatto, capovolte, in modo che non si ossidino. Tenete da parte.
• Tagliate la polpa a piccoli pezzettini e versatela in una ciotola. Spruzzatela con qualche goccia di succo di limone.
• In un pentolino versate l’uva passa ed il vino dolce. Gli acini devono esserne completamente ricoperti. Ponete il pentolino sul fuoco, a fiamma medio-alta, e portate a ebollizione. Spegnete subito il fornello e mettete il coperchio. Lasciate l’uvetta in ammollo per 5 minuti quindi scolatela con un mestolo forato e lasciatela riposare in un piattino. Conservate il vino dolce.
• Unite al riso, ormai raffreddato, l’uvetta reidratata e scolata, la frutta secca tritata (precedentemente tostata), la cannella, la noce moscata e la polpa di mela. Mescolate accuratamente per amalgamare tutti gli ingredienti.
• Scaldate il forno a 180°C in modalità “aria calda ventilata”. Rivestite una teglia da forno con un foglio di carta oleata. Riempite gli scrigni di mele con il risolatte, premendo bene ma delicatamente, in modo che i frutti non si spacchino. Disponete le mele nella pirofila. Coprite con le calottine di mela e bagnate con il vino dolce aromatizzato all’uvetta. Spolverizzate con lo zucchero di canna integrale e cospargete con le mandorle a lamelle.
• Cuocete per circa 40 minuti, fino a quando le mele risulteranno ben caramellate in superficie. Una volta cotte toglietele dal forno e lasciate raffreddare.
• Per la crema Vegan alla noce e vaniglia, versate in un pentolino lo sciroppo d’acero e l’amido di mais. La quantità di amido impiegata determinerà la consistenza della crema. Per una crema più fluida è sufficiente diminuirne la dose. Mescolate con una frusta a mano.
• Aggiungete la scorza di limone e mescolate ancora. Unite, a filo, la bevanda vegetale di noce, continuando a mescolare perché non si formino grumi. Unite infine la polpa e i semi estratti dal baccello di vaniglia.
• Mettete sul fuoco, a fiamma dolce e cuocete finché la crema non si sarà addensata. Occorreranno circa 10 minuti.
• Per servire, disponete una mela, ancora tiepida, sul piatto da portata, poi versate, a filo, la crema, fino a creare uno strato uniforme intorno alla mela. Cospargete con qualche briciola di noci e mandorle tostate. Il dessert è pronto per essere servito.
• Per questa ricetta utilizzate Vino dolce Moscato, Passito o Zibibbo “cruelty free” (privo di sostanze organiche di origine animale).
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