Serena Bringheli, www.cucinaserena.it
Ho la testa nella leggi ma le mani in pasta sin da piccola, quando emulavo mia nonna e mia madre, emblemi del focolaio domestico e della cura familiare espressa anche nel cibo. La cucina è stata una costante delle mia vita essendo figlia di ristoratori, benché non abbia poi voluto proseguire la loro attività per inseguire il sogno dell’avvocatura. Mi mancava tuttavia la creatività, da lì la necessità di ritornare alla cucina, un amore sopito che ha ridato sfogo alla mia fantasia. Il blog è stato un regalo di chi credeva nelle mie capacità culinarie più di me, da lì mi sono avventurata da neofita nel mondo blogging godendomi quel viaggio che mi consente ancora oggi di imparare ogni giorno cose nuove in ambito food. Sul mio blog non ci sono soltanto ricette (620 in tutto) ma anche la storia della loro origine e racconti del territorio.
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• Lasciate in ammollo l’uvetta in acqua tiepida per 15 minuti, poi strizzatela e mettetela da parte.
• Unite in una ciotola il latte e l’acqua tiepida (intorno ai 37°C, non di più). Aggiungete il lievito di birra sbriciolato e mescolate fin quando non risulterà ben sciolto.
• Versate quindi le farine setacciate, la margarina (o il burro) a pezzetti (a temperatura ambiente), lo zucchero, il pizzico di sale e iniziate a impastare.
• Quando l’impasto risulterà ben incordato, mettetelo in una ciotola pulita, copritela con pellicola trasparente (non deve stare a contatto con l’impasto) e lasciate lievitare per un’ora in un ambiente asciutto, al riparo da correnti d’aria. (Per questa prima lievitazione, potete mettere l’impasto nel forno spento con la luce accesa).
• Riprendete l’uvetta, asciugatela bene con della carta assorbente e passatela nella farina.
• Aggiungete quindi l’uvetta all’impasto lievitato e iniziate a impastare nuovamente.
• Dividete l’impasto in 10 piccoli pezzi. Prendetene ciascuno, tirate i quattro bordi esterni e portateli verso la parte inferiore (per intenderci, come si fa quando rimboccate le coperte). Ripetete l’operazione due volte poi date al panetto una forma ovale.
• Iniziate pressando delicatamente con i palmi la parte centrale in modo che le estremità si allunghino un po’ e da rotondo assuma la forma ovale.
• Man mano che li formate adagiateli su una teglia ricoperta di carta forno ben distanziati fra loro.
• Lasciateli lievitare ancora per un’ora fino a quando saranno belli gonfi (seconda lievitazione).
• Sbattete con una forchetta il tuorlo e poi con un pennello da cucina spennellate la superficie di ciascun maritozzo.
• Preriscaldate il forno a 180°C (modalità statico), poi prima di infornare diminuite la temperatura a 160°C. Infornate i maritozzi per circa 15-16 minuti.
• Trascorso il tempo di cottura, sfornate e lasciateli raffreddare.
• Nel frattempo montate la panna ben ferma.
• Quando i maritozzi saranno raffreddati, apriteli con un coltello a seghetta praticando un taglio orizzontale a 2/3 dell’altezza.
• Farcite ciascun maritozzo con la panna e lisciate la panna con un coltello a lama liscia.
• Consumateli freddi preferibilmente in giornata.
Oggi, che i dolci sono diventati una presenza quotidiana sulla tavola di adulti e bambini (dolcetti, merendine, ecc.), è bello riscoprire il gusto dei dessert fatti in casa, genuini e ricchi che non hanno nulla da invidiare a quelli della più raffinata pasticceria, e soprattutto non contengono conservanti o coloranti! Il Maritozzo romano con panna non vi stancherà mai: soffice e golosissimo, è ottimo per il risveglio della colazione, o per la merenda dei bambini che ne vanno ghiotti. Se siete in cerca di un’idea golosa per un’occasione speciale, il Maritozzo romano con panna fa sicuramente per voi. Qualche consiglio per la riuscita del Maritozzo romano con panna: utilizzate sempre prodotti freschi e di ottima qualità e queste piccole delizie, belle da vedere e buone da mangiare, vi conquisteranno al primo morso! E la festa del gusto abbia inizio!
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