Tamara Giorgetti, www.unpezzodellamiamaremma.com

Sono nata e cresciuta a Grosseto, il cuore della Maremma, a pane, (senza sale) politica, fotografia e cucina. Crescendo ho cominciato a ricordare e a mettere in pratica quello che cucinavano mia nonna e mia madre, piatti della migliore tradizione toscana e non solo. Poi i miei interessi si sono sviluppati. La strada migliore? Un blog dove mettere insieme ricette e fotografie e poter scrivere raccontando le storie legate alle mie ricette. Come la zuppa di cipolle è arrivata in Francia portata dalla “grassa bottegaia fiorentina” e come il famoso cacciucco, rigorosamente con 5 C fosse un piatto povero fatto con gli scarti che rimanevano sul fondo delle barche… ecco i motivi. 

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• Unite le due farine e iniziate a impastare versando l’acqua tiepida con un cucchiaino di sale. Aggiungete l’acqua, un po’ alla volta, fino ad ottenere un impasto lavorabile e non appiccicoso, fatelo riposare un’ora.

• Riprendetelo e stendete la pasta formando un rettangolo di 1 cm circa di spessore; tagliate delle fettucce e fatele rotolare una per volta sulla spianatoia con le mani allontanandovi dal centro verso l’esterno. La pasta si assottiglierà e quelli saranno i pici.

• In una padella abbastanza grande aggiungete l’olio, l’aglio schiacciato, il peperoncino e appena prenderanno il colore anche le alici, spegnete subito e lasciate lì.

• Tritate grossolanamente il pane, quindi tostate le briciole in forno finché saranno dorate e abbrustolite.

• Mettete la pentola con l’acqua e quando bolle aggiungete i pici, in pochi minuti saranno cotti. Passateli nella padella, fateli insaporire e mettete sopra una generosa manciata di briciole di pane tostate, quindi serviteli.