Un tempo i secondi di carne erano considerati una rarità sulla tavola di tutti i giorni, dove prevalevano piatti unici poveri come le zuppe di legumi, ma oggi che la carne viene gustata più spesso, si ha bisogno di idee creative per variare il repertorio di secondi a base di questo alimento. Facile e gustosa, la Trippa al pomodoro è un vero e proprio jolly della buona cucina toscana. A base di frattaglie, la Trippa al pomodoro è piuttosto veloce, in poco tempo realizzerete un secondo piatto di carne da veri intenditori, senza un eccessivo investimento di energie, inoltre con pochi e semplici ingredienti otterrete un piatto delizioso. Quando si ha voglia di un piatto saporito e diverso dal solito o si ha bisogno di una ricetta per reinventare il solito taglio di carne, che sia nutriente ma al contempo stuzzichi il palato. Semplice ma delicata, adatta a tutta la famiglia ma anche raffinata all’occorrenza, la Trippa al pomodoro verrà apprezzata da tutti gli amanti della tradizione rustica italiana, rivisitata con un piglio di originalità. Ultima dritta di Spadellandia: se vi è possibile, acquistate carne che provenga da animali alimentati con mangimi vegetali e biologici.
• La trippa al pomodoro è buona anche subito, ma sprigiona tutto il suo sapore il giorno dopo: quando si sarà intiepidita, mantenetela in frigo ben chiusa in un contenitore ermetico, e scaldatela a fiamma bassa prima di gustarla.
• La trippa non è un alimento grasso, anche se, per la sua struttura proteica, non è di semplice e veloce digestione; naturalmente deve essere già precotta. Al vostro macellaio chiedete quella prodotta su piccola scala, dove di sicuro non vengono utilizzati processi e componenti quali perossido di idrogeno (per sbiancare) e idrossido di sodio (per sgrassare): sistemi che è meglio evitare, anche se sono consentiti.
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